Sedersi sulla terrazza oppure ammirare l’orizzonte dalla sala che è tutta una vetrata per mostrare la bellezza del luogo. La pace del lago d’Iseo e la meraviglia di un parco di 10 mila metri quadrati abbracciano il ristorante Panoramico, a Fonteno. Un’istituzione per la zona, con una storia che è quella di una famiglia ben radicata sul territorio: «Nel 1965 mio padre Battista Bertoletti, impresario edile, iniziò a costruire un piccolo hotel mentre mia madre si occupava della cucina del ristorante annesso all’albergo – ricorda Beppe Bertoletti -. Ero bambino, tornavo da scuola e facevo il “bocia” di papà: abbiamo costruito il Panoramico pezzo per pezzo, sogno dopo sogno».

Albergo e ristorante, «con una cultura del bello e del buono che è stata sempre la molla che ha azionato ogni passo, ogni scelta – continua -, mantenendo sempre ben radicate le radici al territorio, diffondendole attraverso il cibo e l’ospitalità».
Il valore aggiunto del Panoramico è sicuramente la natura che lo circonda: «La nostra posizione è il nostro biglietto da visita – spiega Beppe -, con una passione e rispetto per la natura che ci contraddistingue da sempre. Siamo infatti, ormai da diversi anni, ecosostenibili in tutto, con pannelli fotovoltaici che coprono l’80 per cento del nostro fabbisogno energetico e un sistema di recupero delle acque piovane che ci permette di non sprecare l’acqua: la usiamo anche per innaffiare il parco e i suoi fiori, ma anche la nostra serra bio>. Che è un’altra caratteristica del locale con le sue erbe aromatiche e moltissime verdure di stagione: «Sono parte della nostra cucina, un vero e proprio chilometro zero». Dai pomodori alle zucchine, dalla zucca al cavolfiore, una serra circondata da un polmone verde che è il grande amore della famiglia Bertoletti: «Il parco è dedicato a mio padre Battista: lui ha costruito il Panoramico, lui ne era l’anima e l’intrattenitore con mamma Rosina ancora oggi in cucina».
Rosina Bena è la storia del locale: in cucina incantano le sue mani veloci, la sua abilità nel preparare le paste fresche. I casoncelli, quelli tradizionali, con i prodotti del territorio e l’esperienza di una vita: «Per non parlare delle sue Foiade ai funghi porcini, immancabili». Piatti del territorio, ricette che rispecchiano la storia lacustre: «Per non dimenticare le nostre radici – continua Beppe -. Lavoriamo con pesce di mare, ma anche di lago perché questo è il nostro territorio e lo valorizziamo, sperimentando nuovi piatti partendo da una materia prima d’eccellenza».
Ecco allora un Risotto Carnaroli, bollicine e Persico, rosmarino e limone, ma non manca neppure il Pescato del Sebino, «quello del giorno – spiega ancora Beppe Bertoletti – con la giusta impanatura che risalta i sapori, rivisitando quanto il lago ci offre ogni giorno e valorizzandolo». Piatti di altissimo livello e ricerca, tra tradizione e sperimentazione, con menu che cambiano con le stagioni per dare il giusto valore alle materie prime.
Il tutto condito da una cultura all’accoglienza in cui Beppe con la sorella Monica hanno sempre creduto: «Fa parte del nostro Dna: il lago porta turismo da tutto il mondo e ogni giorno raccontiamo la vita di questa terra, le nostre usanze e storie che sono l’espressione di un territorio ricco di bellezza, di valori. La cucina stessa è un racconto di grande valenza. Questo l’obiettivo di ogni giorno: insieme al buon cibo, essere pronti a capire ciò che di prezioso ci circonda, trasmettendolo ai nostri ospiti». Che del Panoramico apprezzano la pace, il clima rilassante, informale e familiare. Il senso vero di amore per un luogo e per il lavoro di ogni giorno, oltre al relax nel parco, una nuova jacuzzi a cielo aperto per gli ospiti dell’hotel, completamente rinnovato e una Spa con un’area speciale dedicata ai massaggi.
Poi lo sguardo va alla meraviglia del lago e alla sua maestosità. Da gustare insieme a un buon piatto.

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